Chi sono? Bella domanda…
Iniziamo formali.
Sono Andrea Lenzi, uno studente di Ingegneria Gestionale all’Università di Tor Vergata.
E questo ce lo siamo detti.
Ora dovrei introdurvi la moltitudine dei miei interessi, cercando di invogliarvi a pensare "minchia, che figo" oppure, al contrario, suscitare in voi sentimenti tipo "nemmeno a mio nonno interessano queste cose". Beh, cominciamo.
Se dovessi racchiudere gli assiomi della mia persona, direi che sono appassionato del concetto di azienda in ogni sua unit (sì, utilizzo inglesismi ad cazzum). Qualsiasi settore sia, sono genuinamente curioso ed interessato ad andare in profondità.
Se dovessi stilare delle preferenze, sicuramente metterei in cima:
- la strategia aziendale,
- come innova,
- l'aspetto finanziario (e la sostenibilità),
- l’efficienza dei processi.
Da qui si diramano tutte le mie passioni: finanza, tecnologia, produzione e il management.
Questo è l’assioma istituzionale.
Poi c'è un secondo assioma: quello degli ideali.
Sono appassionato di politica, ma non dell’attualità spicciola: mi interessano i cambiamenti sistemici, quelli quantitativi, quelli che si mettono in discussione seguendo i dati. (Ovvero quella politica che praticamente non esiste.)
In realtà, non sono affascinato da presidenti del consiglio, camere o senatori. A me interessa la Pubblica Amministrazione. Credo, e sono fermamente convinto, che sia il vero motore di un paese che funziona. E devo dire che di esempi virtuosi ne abbiamo, ma mai abbastanza.
Sempre su questo asse ideale, si inserisce il mio interesse per la geopolitica. Probabilmente, se non avessi scelto questa carriera da ottimizzatore di processi, mi sarei buttato sul diventare diplomatico. Mi ha sempre affascinato chi riesce davvero a risolvere i conflitti con oggettività (e un discreto pelo sullo stomaco).
Infine, il terzo e ultimo assioma: l’arte.
Cinema, musica, libri... tutto ciò che è bello, divertente, profondo: in generale, la cultura.
Su questo punto mi ritengo molto anticonformista: mi piace il bello, e credo che oggi si stia un po' perdendo la capacità di avere una visione critica.
Questa è la parte meno razionale di me: è quella dove mi emoziono, mi lascio andare, mi ascolto. È quella dove scrivo pensieri, riflessioni, analizzo la mia esistenza (quindi anche qui, a ben vedere, un po' di razionalità c'è... perdonatemi).
È stata dura semplificare cosa mi piace... e il bello è che vi ho detto tutto, ma non vi ho detto niente. Che figata.
Benvenuti.
Ma quindi, alla fine, chi sono?
Sono un ragazzo di 21 anni, curioso del mondo che lo circonda, spesso cinico, spesso troppo riflessivo, spesso impulsivo, spesso spaventato, ma determinato a dare il suo contributo al mondo, piccolo o grande che sia.
Piacere, Andrea.